
Sopravvivere all’Autumn blues: quella tristezza che arriva con l’autunno
Con le giornate che si accorciano e i primi freddi, quando ti senti sopraffatta dalle prime piogge, smarrita dagli sbalzi di temperatura e corrucciata per il cielo grigio che imperversa sopra la tua testa, un modo per combattere la malinconia e la depressione autunnale c’è: praticare Mindfulness.
Recenti studi hanno dimostrato che meditare tutti i giorni aiuta a combattere ansia e depressione.
La meditazione è uno strumento che può aiutare molto perché consente di riposare, riequilibrare e ricaricare le batterie della mente in breve tempo. Bastano davvero pochi minuti al giorno. Uno dei modi più semplici per fermarsi è respirare consapevolmente.
Insonnia, inappetenza o al contrario di troppa fame, risveglio difficile al mattino, senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione e brusca riduzione del desiderio sessuale.
Sono sintomi tipici che molte persone sperimentano in questo periodo dell’anno, quando, dopo l’equinozio del 21 settembre, è cominciato ufficialmente l’autunno.
Questa condizione ha un nome preciso nell’ambito della psicologia: sindrome da depressione autunnale (SAD).
I professionisti del settore la conoscono bene, perché colpisce frequentemente chi già si trova in una situazione di equilibrio dell’umore precario. Ed è ben documentata nella letteratura scientifica del settore.
Un tempo considerata un vero e proprio disordine affettivo stagionale, in pratica una depressione del tono dell’umore che si manifestava in autunno, è oggi ampiamente rivista come realtà clinica.
Rappresenta una variante di quei disturbi dell’umore che si manifesta in modo ricorrente, ma con sintomi di tono assai minore rispetto alla depressione vera e propria.
Procura però una riduzione progressiva della performance generali, una sorta di rallentamento delle proprie emozioni, della propria carica vitale e delle espressioni della personalità stessa che si fanno man mano sempre più povere, scarne, quasi aride. Esattamente come avviene alle foglie d’autunno che ingialliscono, così i colori della personalità impallidiscono anche loro, staccandosi dai rami, che ne risultano così impoveriti.
Riempire la nostra giornata di cose belle, di momenti interessanti ed evolutivi, cioè capaci di farci migliorare, di esperienze piacevoli sia per il corpo che per la mente, può sicuramente essere uno strumento per impedire all’umore di scivolare giù.
Riconoscersi una positiva immagine di sé, un buon tessuto di relazioni, esperienze in grado di gratificarci facendoci sentire importanti. L’umore si nutre di feed back positivi che giungono dalle relazioni, quelle significative: dunque è importante distaccarsi dalle persone cosiddette negative e coltivare relazioni in grado di stimolare in modo positivo la nostra creatività, il nostro entusiasmo, facendoci nascere passioni e idee.
È molto importante infine aver cura di sé, del proprio corpo con una attività fisica moderata e momenti di profondo benessere (come le sedute in una spa), e della propria mente, con interessi da coltivare a livello personale, ad esempio la lettura, o passioni da far nascere e grazie alle quali stimolare la fantasia creativa.
Ritagliarsi nell’arco di ogni giornata un momento MINDFULNESS: semplicemente cinque minuti per sé, da dedicare a sé ed al proprio benessere, cinque minuti per stare bene, significa far crescere il picco di benessere dell’umore, mantenendolo ben oltre il livello soglia che può risentire degli agenti destabilizzanti ambientali, garantendogli stabilità.
fonte: Panorama